Dante con l'espositioni di Christoforo Landino, et d'Alessandro Vellutello. Sopra la sua comedia dell'Inferno, del Purgatorio et del Paradiso, con tauole, argomenti, & allegorie; & riformato, riueduto, & ridotto alla sua vera lettura, per Francesco Sansouino fiorentino.

Titolo: Dante con l'espositioni di Christoforo Landino, et d'Alessandro Vellutello. Sopra la sua comedia dell'Inferno, del Purgatorio et del Paradiso, con tauole, argomenti, & allegorie; & riformato, riueduto, & ridotto alla sua vera lettura, per Francesco Sansouino fiorentino.

Pubblicazione: In Venetia : appresso Gio. Battista, & Gio. Bernardo Sessa, fratelli, 1596 (In Venetia : appresso Domenico Nicolini : ad istanza di Gio. Battista, & Gio. Bernardo Sessa, fratelli, 1596).

Descrizione fisica: [28], 392 [i.e. 396] c. : ill. ; fol.
Lingua: Italiano

Luoghi: Venezia
Paese: Italia

Marca: 1.Gatta con topo in bocca allatta un gattino. In cornice figurata. Iniziali M.S.   

Motto: Imparibus dissidii satis. (U29) - nel coloph.

Autori: 1.Alighieri, Dante <1265-1321>
2.Landino, Cristoforo <1425-1498>
3.Sansovino, Francesco <1521-1583>
4.Vellutello, Alessandro <n.1473>
Editori: 1.Nicolini da Sabbio, Domenico 
2.Sessa, Giovanni Battista <2.> & Sessa, Giovanni Bernardo 
Fonti: ADCAM, BANAZ, BMSTC, CAMAR, CHBEC, CHROV, GAFOP, ONB, REPAN, SEEFM, STRMB

Identificativo: CNCE 1181


Terza e ultima edizione della Commedia in folio stampata dai Sessa ed unica ad aver conosciuto i fulmini della censura “dell’Indice espurgatorio (pubblicato a Madrid l’anno 1614) intorno ad alcuni passi del Comento Landiniano e si ordinò che del poema di Dante di qualunque siasi stampa si dovessero tagliar via [...] Nella ristampa poi del suddetto Indice espurgatorio (fatta in Madrid, 1747) non si mosse più parola della censura al Comento, né si confermò più l’ordine della mutilazione al testo” (Gamba).

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MARCA TIPOGRAFICA

Giovanni Battista Sessa & Giovanni Bernardo Sessa

Editori e tipografi attivi a Venezia, figli di Melchiorre Sessa il vecchio. Lavorarono anche con gli altri fratelli, Melchiorre il giovane e Bernardino. Come editori si servirono delle tipografie di Domenico Nicolini da Sabbio e di Girolamo Polo. Il Catalogue of seventeenth century Italian books in British Library li menziona per il 1617.


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