Comedia di Danthe Alighieri poeta diuino: con l'espositione di Christophoro Landino: nuouamente impressa: e con somma diligentia reuista et emendata: et di nuouissime postille adornata.
Titolo: Comedia di Danthe Alighieri poeta diuino: con l'espositione di Christophoro Landino: nuouamente impressa: e con somma diligentia reuista et emendata: et di nuouissime postille adornata.
Pubblicazione: [Venezia : Lucantonio Giunta il vecchio], 1529 (Stampato in Venetia : per Iacob del Burgo franco pauese : ad instantia del nobile messere Lucantonio Giunta fiorentino, 1529 a di XXIII di genaro).
Descrizione fisica: [12], CCXCV, [1] c. : ill. ; fol.
Lingua: Italiano
Luoghi: Venezia
Paese: Italia
Marca: 1.Giglio fiorentino e iniziali L. A. (Z625) - nel front.
Autori: 1.Alighieri, Dante <1265-1321>
2.Landino, Cristoforo <1425-1498>
Editori: 1.Giunta, Lucantonio <1.>
2.Pocatela, Giacomo
Fonti: ADCAM, ASBSF, BICAL, CAGIV, FICAP, GAOSS, LAIT, ONB, REALD, SCSAL, TEBIM, TIPOC, TSARL, VEFCC
Identificativo: CNCE 1159
Seconda edizione giuntina, questa volta per il ramo veneziano del quale fu incontestato fondatore il patriarca Lucantonio, vissuto oltre ottant’anni (per l’epoca, un record), famoso per i “rossi e neri”, cioè i libri liturgici impressi, appunto, in rosso e nero. E di questa predilezione è testimone il volume in folio che nella fase declinante della vita, Jacopo Paucidrapis da Borgofranco, già bidello dell’Università di Pavia, gli stampò con un bellissimo frontespizio adorno di una cornice xilografica con ai lati i ritratti dei maggiori poeti di tutti i tempi, capeggiati da Dante e Virgilio e le nove Muse in calce, in mezzo alle quali fa bella mostra di sé il Giglio rosso, emblema giuntino e fiorentino.
Secondo Camerini il testo è quello dell’edizione aldina del 1502 mentre il commento del Landino è conforme alla princeps di Firenze, 1481.
Editore, tipografo e libraio, n. a Firenze nel 1457, figlio di Giunta e fratello di Filippo il vecchio e di Bernardo. Nel 1477 si trasferì a Venezia con Bernardo, iniziando a lavorare come cartaio, e aprendo poi un'officina tipografica nel 1499 o nel 1500. Sposò Francesca di Soldano ed ebbe quattro figli, Tommaso, Giovanni Maria e due femmine. Dal 1491 al 1510 fu in società con il fratello Filippo il vecchio, rimasto a Firenze, nel 1507 con Battista e Silvestro Torti, Giorgio Arrivabene e Amedeo Scoto e dal 1517 al 1521 con il nipote Giuntino. I primi caratteri di cui si servì furono quelli acquistati da Johann Emerich da Spira. Stampò soprattutto libri liturgici e testi in volgare. M. a Venezia il 3.4.1538; gli successero i figli Tommaso e Giovanni Maria.
Editore, tipografo e bidello dell'Università di Pavia, figlio di Giovanni e fratello di Giovanni Domenico. La sua stamperia di Pavia era presso Porta Laudense nella parrocchia di Santa Maria Nuova. A Pavia fu in società con Filippo Mantegazza, a Venezia con Lucantonio Giunta il vecchio. Ebbe due figli, Giovanni Agostino, libraio a Palermo per conto dei Giunta nel 1518, e Giovanni Battista, che gli successe nella conduzione dell'azienda tipografica. M. nel 1538 o nel 1539.
LANDINO (Landini), Cristoforo. - Nacque a Firenze l'8 febbr. 1425 (1424 secondo lo stile fiorentino: tale data è spesso indicata come quella della nascita del L.) da Bartolomeo, originario di Pratovecchio, località del Casentino da alcuni ritenuta il luogo natale anche del Landino. In diversi passi della sua opera il L. indica invece Firenze come proprio luogo di nascita.